Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
Laboratori della Protezione dalle Radiazioni Ionizzanti
L'Istituto di Radioprotezione dell’ENEA, costituisce un riferimento tecnico-scientifico nazionale mediante laboratori di riferimento (dosimetria personale esterna, centro accreditato di taratura ed irraggiamento, dosimetria interna tramite misura diretta, dosimetria interna tramite misura di escreti, laboratorio radon) e programmi di qualificazione (in dosimetria esterna ed interna) e di ricerca nelle dosimetrie (esterna, interna e da radionuclidi naturali con l'impiego delle metodologie più avanzate di simulazione numerica), individuazione dei meccanismi molecolari e della risposta cellulare all'esposizione alle basse dosi, nell'analisi e gestione dei dati.
Le attività sono svolte ad un livello di elevata qualità ed aggiornamento, avvalendosi di laboratori per la sorveglianza fisica ed ambientale dislocati in 5 Centri ENEA ( Bologna, Casaccia, Frascati, Saluggia e Trisaia).
A fianco delle attività di routine di sorveglianza fisica di radioprotezione, l'Istituto di Radioprotezione risponde a richieste specifiche di valutazioni di radioprotezione per particolari progetti che coinvolgono impianti e/o laboratori con rischi da radiazioni ionizzanti dell'ENEA o di enti esterni, siano essi istituzioni nazionali, locali o privati.
Determinazione della radioattività ambientale naturale ed artificiale.
Il monitoraggio ambientale viene effettuato mediante determinazione analitiche radiochimiche e radiometriche su matrici ambientali (particolato atmosferico, deposizione al suolo, terreno, acqua di falda, acqua di fiume acqua potabile) ed alimentari (limo e sedimenti, latte, mais, riso, fagioli) applicando sia metodiche standard che tecniche innovative.
L’obbiettivo finale consiste nel valutare l'equivalente di dose alla popolazione con l'ausilio di sistemi di calcolo basati su modelli di diffusione.
In particolare vengono determinate le concentrazioni nell’ambiente di radionuclidi artificiali e naturali mediante le tecniche di analisi di spettrometria alfa239Pu, 235U, 238U, ecc.) e di spettrometria gamma. (137Cs, 7Be, 234Th, 40K, ecc.). Mediante tecniche di separazione chimica e di scintillazione liquida vengono determinati gli isotopi beta emettitori (90Sr, trizio, ecc.).
Valutazione della contaminazione interna di radionuclidi sull’uomo.
In radioprotezione un contaminazione si definisce interna quando è causata dall'introduzione di materiale radioattivo all'interno del corpo umano. Il termine inglese comunemente usato è intake, espresso in unità di attività (Becquerel).
Per materiale radioattivo si intende in questo caso uno o più radionuclidi nella forma elementare, o più frequentemente legati in composti complessi; la loro presenza all'interno del corpo umano è detta contaminazione interna.
La contaminazione interna, cioè l'attività presente nel corpo umano viene determinata attraverso misure:
- Dirette, mediante un particolare dispositivo chiamato Whole Body Counter (WBC).
- Indirette, mediante misure sugli escreti (urine, feci e muco nasale).